dal 9/11/97 al 15/11/97
Settimana 24
Domenica
Andiamo in Gambia! La partenza è fissata per l’11 e i preparativi fervono. Stiviamo la frutta e la verdura previo lavaggio anti-cucharache. Le cucharache sono scarafaggi che infestano Las Palmas e se entrano i barca si riproducono alla velocità della luce rendendola invivibile.
Da quanto ci ha detto Patrizia del Gioconda (che le ha avute sulla propria barca e quindi è diventata un’esperta nella prevenzione) l’unico modo per evitare di imbarcare le uova è di lavare accuratamente qualsiasi cosa entri in barca.
Inoltre bisogna evitare di portare a bordo cartoni e involucri e togliere le etichette alle scatolette, lavando bene la colla (pare che le cucharache siano ghiotte di colla!!).
La sera facciamo una spaghettata con Giorgio e la sua famiglia. Giorgio ha già fatto un giro del mondo e diverse traversate atlantiche, quindi passiamo la serata a chiedergli consigli.
Lunedì
Andiamo a fare la vaccinazione contro la febbre gialla e acquistiamo anche le pillole per la profilassi antimalariche.
Ieri notte Hamoana (una delle barche della spedizione in Gambia) in un forte colpo di vento ha rotto il boma. Così, visto che parliamo un po’ di spagnolo (anche se maccheronico, ci capiscono) accompagniamo Robert e Susanne ad acquistare dei pezzi di alluminio delle viti e della resina epossidica per aggiustare il boma una volta arrivati a Banjul in Gambia.
Lorenzo va a ritirare l’EPIRB e scopre che invece di quello ordinato, ne è arrivato uno spagnolo di marca sconosciuto; facciamo senza EPIRB.
Martedì
Ultimissimi giri prima della partenza, riusciamo a trovare la stoffa per cucire la bandiera del Gambia. Alle 14.30 dopo aver fatto acqua e gasolio finalmente partiamo alla volta di Banjul, 950 miglia più a Sud. Costeggiamo Gran Canaria e il vento rinforza sempre di più. Fa notte e siamo costretti a togliere la randa, solo con il fiocco facciamo 7 nodi e con piacere scopriamo che il timone a vento funziona benissimo anche con il vento in poppa e delle onde gigantesche. Per tutta notte “voliamo” accompagnati da una bella luna piena.
Mercoledì
Sempre vento forte, 25-30 nodi, in poppa con onde enormi e ogni tanto qualcuna rompe in pozzetto e ci lava. Si rolla abbastanza violentemente quindi non possiamo fare altro che stare stesi, uno in cuccetta e l’altro in pozzetto ad aspettare che passi. Alle 8 e alle 17 abbiamo appuntamento per radio con le altre barche che vengono in Gambia, si chiacchiera (in inglese, quindi noi con qualche difficoltà, ma gli altri sono comprensivi) e ci si scambia le rispettive posizioni.
Giovedì
Ci da il buon giorno un bel branco di delfini.
Il vento ha girato ad est, quindi si và al traverso e la vita a bordo diventa leggermente più confortevole. Dura poco, il pomeriggio il vento gira di nuovo a nord est e rinforza, dobbiamo togliere la randa.
Venerdì
Cielo sereno mare molto mosso e ben confuso, andiamo al giardinetto con l’olimpico. Siamo sulla rotta delle navi che vanno o vengono dal Sud Africa; ne incrociamo un decina al giorno e dobbiamo stare con gli occhi ben aperti (di notte usiamo il radar).
La notte fa stranamente un freddo cane e siamo costretti a tirare fuori mutandoni di lana, pile e cerate.
Sabato
Giornata stupenda, sole caldo e mare in attenuazione con un vento sui 15 nodi. La navigazione diventa decisamente più piacevole. Proviamo per la prima volta tangonare il genoa e dopo una mezz’ora di traffici con caricabasso, drizze e ritenute varie la cosa funziona e andiamo con randa e genoa a farfalla. Questa è la navigazione che ci aspettavamo, caldo, cielo azzurro, pesci volanti che saltano da tutte le parti: è come nei libri. Annalisa cuce la bandiera del Gambia con i ritagli di stoffa, viene bene!