Isola deserta in Madagascar in barca a vela

Settimana 167

dal 06/08/00 al 14/08/00

Domenica

Lavori in barca, un po’ al computer. Siamo preoccupato per la linea d’asse dell’elica del motore della barca, un vicino di barca ci rassicura dicendoci che secondo lui va bene così

Lunedi

Passiamo la mattinata per varie commissioni: inviare e-mail, ultima cambusa, dentista per Lorenzo. Pomeriggio di chiacchiere su Mikado con Peppo e Angelica. Lui italiano e lei tedesca

“Domani si parte!”. “Speriamo!”. Qui non c’è molto da fare l’alternativa e tra fare i lavori di manutenzione alla barca o chiacchierare.

Martedi

Accidenti dobbiamo tornare a Mamoudzou per inviare una e-mail con l’indirizzo per farci inviare il TNC (apparecchio per inviare le email dalla barca). La barca è un casino altro tempo impiegato a stivare panni lavati e spesa.

Aperitivo con l’equipaggio di Claud 7 e Josi sull’ Amel Super Maramut, la barca a vela per eccellenza per il giro del mondo delle coppie più anziane. Chiacchiere sui posti già visti e sulle mete future. Dopo quasi tre settimane di civiltà e vita sociale abbiamo molto gradita all’inizio ora abbiamo voglia di starcene in pace in qualche baia isolata ed esotica.

Mercoledi

Dura navigazione nel canale di Mozambico

“Oggi partiamo!” Passiamo di barca in barca col gommone per salutare quelli di nostra conoscenza. Il tempo è orribile per navigare cielo grigio, vento forte, pioviggina.”E’ solo un fenomeno meteorologico locale” ci consola Piero di Mari Bel, ma non è vero il tempo è pessimo anche lontano da Mayotte. Ronal di Sara invece ci consiglia di non partire “Non avete sentito che brutte condizioni ha avuto Beau Soleil partito ieri” Si l’abbiamo sentito alla radio vento e mare incazzati neri. Siamo titubanti “che facciamo?”. Ascoltiamo tutti poi facciamo le nostre valutazioni. Se aspettiamo ancora a Mayotte non avremo più tempo per tornare in Madagascar. “Partiamo!”

Dirigendoci verso la passe una barca francese ci dice che viene dal Madagascar e ci avverte “Spero che abbiate mare migliore di quello che abbiamo avuto noi!” Il morale precipita e il mal di mare arriva ancora prima di incontrare il mare aperto. Alle 3 usciamo dalla passe a Nord la più sicura in caso di maltempo con onde da Sud Est come oggi. Il mare brutto arriva la notte quando ormai Mayotte non da più nessuna protezione e il mal di mare è forte. La corrente almeno ci regala alla barca 1 nodo di velocità. Navighiamo a vele ridotte: la randa ha due mani di terzaroli e la vela di prua è l’olimpico. Il vento è da sud-sud-est cioè che ci costringe ad una andatura di bolina poco piacevole. Le onde non sono altissime, ma sono irregolari, incrociare e sballottano la barca a vela da tutte le parti. La magra consolazione “Almeno abbiamo vento e navighiamo a vela!”. In questo tratto di mare infatti solitamente c’è calma piatta.

Giovedi

La notte è passata dormendo pochissimo. Il vento gira a sud-est e non riusciamo a tenere la nostra meta e dobbiamo dirigerci più alla punta nord del Madagascar.

La sera il vento e il mare si calma. Accendiamo il motore e ci dirigiamo verso Nosy Iranja

Venerdi

Madagascar Baia Baramahamay

All’alba Nosy Iranja è all’orizzonte. La tentazione di ancorarci davanti alla bellissima spiaggia bianca dell’isola è cacciata dalla risacca che rovina la quiete dell’ancoraggio. Dopo due notti insonni abbiamo bisogno di buttare l’ancora in un posto quieto che non distrurbi il nostro sonno. La baia Baramahamay fa a caso nostro. Ancoraggio super protetto alla foce di un fiume e a poche miglia di distanza dalla isoletta. Altre 5 barche a vela sono ancorate ad una un miglio dalla foce come ci avviciniamo levano l’ancora “Puzziamo così tanto?” “Ma no dai è perchè si sono riparati qui per il cattivo tempo”. Ora probabilmente si dirigono verso le acque chiare delle vicine isole Radoma poco tranquille col cattivo tempo perchè si rolla.

Festeggiamo con capelletti, vino italiano e ciambella il compleanno di Annalisa ormai il quarto su questa barca a vela. Il cielo è coperto, ma non ci dispiace perchè ci da la scusa di trascorrere una giornata di riposo casalinga a guardare la TV cioè i nostri video.

Sabato

Siamo ancora soli nella baia. Il cielo è coperto e non c’è vento. Il lavoretto giornaliero è il tentativo di allineare l’asse dell’elica del motore dell’elica. Dopo tutta la giornata di prove e teorie consideriamo il tentativo disperato.