Grenada e arrivo a Gibilterra

dal 31/08/97 al 06/09/97

Settimana 14

Visita a Grenada e arrivo a Gibilterra

Domenica

Dormiamo fino alle 10 (ieri sera siamo tornati dopo le due), poi visto che il vento è buono ci spostiamo a Adra insieme ad una delle due barche svizzere (ORIS di Rolf e Lena), gli altri (BARAKA di Ghi e Musse) hanno fretta e fanno rotta direttamente su Gibilterra.

Lunedì

E’ nuvoloso e senza vento, ci trasferiamo a motore verso Motril.
Dopo poche miglia dal porto vediamo Ralph che prende il suo primo pesce, un bel tonno di un paio di chili. Il bello è che in tre stagioni non avevano mai pescato niente, poi, ieri sera noi gli abbiamo consigliato di pescare con un esca più piccola e senza piombo e neanche a farlo apposta la cosa ha funzionato. Ci guadagniamo così, la fama di grandi pescatori. La sera ci invitano nella loro barca lussuosa perché non sanno come cucinare il pesce, Lorenzo cucina il tonno alla siciliana con Rolf che con gli occhi sbarrati non perde un ingrediente e se lo scrive ordinatamente sul suo quaderno di ricette. Il problema è che Lorenzo non sa la ricetta quindi lo fa ad intuito aggiungendo gli ingredienti un po’ alla volta il che costringe Ralph a correggere continuamente la ricetta.

Martedì

Insieme a Rolf e Lena noleggiamo una macchina per andare a visitare Grenada. L’Alambra, la città della sede del comando arabo durante l’occupazione della Spagna è immersa in un grosso parco con tantissime fontane e giochi d’acqua di cui gli arabi erano maestri. Il palazzo reale è pieno di bassorilievi con splendidi giardini interni.

Mercoledì, Giovedì

Trasferimento a Gibilterra, per tutta la notte siamo accompagnati da un branco di delfini che giocano con la nostra prua. Arriviamo a Europa Point alle 6,30 è ancora buio e c’è un po’ di foschia. Il golfo è pieno di navi ancorate
e noi facciamo lo slalom fra le navi per arrivare alle 8 sulla banchina della dogana.

Qui troviamo i doganieri con le lacrime agli occhi a causa della morte di Lady Diana. Esplicate le pratiche di ingresso, ci dirigiamo verso l’ancoraggio che si trova di fianco alla pista di atterraggio. Troviamo con piacere Nimbus di Greg e Jane che avevamo conosciuto a San Antonio. Sono una coppia di Neozelandesi in giro da 6 anni con una barchetta di 9 metri. Ci riposiamo un po’, poi andiamo a fare un giro a Gibilterra dove rimaniamo delusi a causa dell’aspetto non troppo invitante della città e dei prezzi esorbitanti (anche a causa dello sfavorevole cambio della sterlina). Davanti alla King Chapel c’è una distesa di mazzi di fiori con commossi (a volte anche paradossali) messaggi di cordoglio per la morte di Lady Diana.

Venerdì

Invitiamo a cena Greg e Jane per una pizza e ci raccontano la loro storia.

Greg faceva il guardiano del faro e Jane vendeva prodotti fatti in casa. Poi Greg è caduto con l’aliante e per poco non ci rimane secco; passa sei mesi a letto poi pian piano si riprende. E’ in questi mesi che pensano di fare il giro del mondo in barca, così vendono la casa, le biciclette, le canoe e tutte le loro cose e si comprano una barca di 9 metri con l’intenzione di fare un giro di un anno ritornare in Nuova Zelanda venderla e acquistarne una più grossa. Dopo un anno passato tra Tonga e le Fiji tornano in Nuova Zelanda non trovano una barca adatta e si tengono quella che hanno.

Passata la stagione dei cicloni partono per il giro del mondo; in sei anni ne hanno fatto metà e hanno intenzione di impiegarne altrettanti per tornare a casa. Hanno un budget mensile di 600.000 lire al mese.

Sabato

Il tempo è schifoso, sembra che Gibilterra abbia la nuvola di Fantozzi su di sé. Infatti qui è sempre nuvoloso e umido, basta passare la frontiera ed andare in Spagna per ritrovare il sole ed il caldo. Ora capiamo perché gli inglesi hanno scelto questo posto, perché è l’unico del Mediterraneo con il clima inglese. In barca c’è il 95% di umidità e l’acqua è 19 gradi: sembra di essere in novembre.