Addio Seychelles

Settimana 182

Dal 19/11/2000 al 25/11/2000

Domenica

Questa notte la barca ha rollato un po’ a causa di della risacca. La giornata è splendida, sole e non una nuvola in cielo con colori stupendi blu del cielo e il dorato della spiaggia davanti a noi.

“Oh no! C’è acqua in sentina!” Al controllo che facciamo prima di levare l’ancora la brutta sorpresa. Fortunatamente scopriamo facilmente il colpevole. La pompa dell’acqua di raffreddamento del motore ha una vite spezzata. Ripariamo velocemente l’avaria e alle 9 siamo pronti per partire

Grande assente : il vento! “Si va a motore. sigh!” Con non poca fatica spostiamo l’ancora e la catena verso il centro della barca in modo da alleggerire la prua per la lunga navigazione che ci aspetta. Ci aspettiamo vento da Nord Est in base alle Pilot Charts e teniamo una rotta che ci consenta di avere un angolo migliore quando il vento arriverà (Speriamo!).

Alle 4 del pomeriggio finalmente spegniamo il motore la velocità è bassissima da 1 a 3 nodi con l’aiuto della corrente, ma almeno non c’è il fastidioso rumore del motore. Alle 18 un pochino più di vento ci spinge a 5 nodi mancano 1000 miglia a Socotra.

Al tramonto un branco di delfini si esibisce davanti alla prua della nostra barca a vela. Il mare è un olio sembra di essere all’ancora non in mezzo ad un oceano

Lunedi

La nottata è trascorsa molto tranquillamente. Ci siamo svegliati solo una volta perché l’allarme del radar ha suonato per segnalare la presenza di una nave. Alle 1 spegniamo il motore si marcia ad 1 nodo, quando raramente arriva a 3 esultiamo, la corrente ci regala 1 nodo. Abbiamo lo spinnaker, se sta gonfio e non rifiuta siamo contenti.

Un grosso uccello si è appollaiato sul nostro esile windex e temiamo che si rompa così cerchiamo di scacciarlo con l’unica arma che abbiamo a bordo: una fionda. Non solo non otteniamo il risultato sperato, ma ne arriva un altro che contende al primo la testa d’albero sul windex. In un ridicolo balletto quando il secondo si apposta il primo fa girare il windex causandogli una botta in testa. Evidentemente gli alloggi da queste parti non sono facili da trovare.

Martedi

Sono le sei, il sole sta sorgendo. Il mare è un olio e la luce violetta all’orizzonte conferisce un’atmosfera surreale. Ancora più surreale e meno poetico è quello che i nostri ospiti in testa d’albero hanno scaricato sulla coperta.

Tramonto molto suggestivo. Al mare blu inchiostro fa contrasto una striscia rosso fuoco sovrastato da un cielo ancora un po’ luminoso ma già costellato di stelle. Procediamo dalle 11 con Spinnaker a non più di 3 nodi di velocità e un nodo di corrente.

Mercoledi

Nottata a vela con lo Spinnaker. Stiamo facendo rotta verso un punto fantomatico 05°N, 60°E sia per prendere il vento al traverso ma anche per trovarci in una posizione migliore quando incontreremo il vento da NordEst… Speriamo che arrivi! Sole pieno, cielo terso, la velocità è sempre poca 3 nodi e la corrente è diminuita.

Incontro con un peschereccio, gira intorno alla nostra barca a vela e ci contatta via radio chiedendoci se abbiamo bisogno di qualcosa. Ne approfittiamo per chiedere il meteo. Molto gentilmente ci danno le informazioni e ci mettono in guardia per la presenza dei pirati nelle vicinanze di Socotra.

Alle 10 di sera arrivano i groppi. Il vento gira, si calma, poi rafforza. Piove. Dopo aver fatto gli sportivi per un po’ riducendo le vele, virando per assecondare il cambio di direzione del vento sulle vele, accendiamo il motore della barca nel tentativo di uscire dalla zona dei temporali. Il cielo è plumbeo con tuoni e lampi.

Giovedi

Dopo la nottataccia il sole è di nuovo alto e caldo nel cielo. Di vento per spingere la nostra barca a vela ancora nulla.

Tutto il giorno a motore. Era comparso un refolo di vento da NordEst che ci aveva fatto ben sperare, ma non bastava neanche a fare stare su le vele. Il morale è rimasto alto tutto il giorno nonostante le miglie che mancano per entrare in Mar Rosso. Al tramonto, però quando un magnifico sole rosso si cala in acqua l’iniettore del motore perde compressione.

Venerdi

Ancora niente vento. Ci trasciniamo ad un velocità minima. Dalla sede dell’invertitore esce fumo e si sente un rumore metallico. Scopriamo che nell’alloggiamento dell’iniettore si è creato un solco. Il motore è inusabile rischiamo di morire per l’ossido di carbonio che fuoriesce dagli iniettori.

Passiamo la notte a secco di vele e restiamo in silenzio sotto un cielo pieno di stelle.

Sabato

Al mattino quando facciamo nuovamente il punto sulla carta “Se non altro non siamo andati indietro” è la magra consolazione. La superficie del mare è completamente e incredibilmente liscia.

Mettiamo mano al motore non abbiamo alternative dobbiamo mettere mano noi, operazione mai fatta “speriamo in bene!”. Tremo quando lorenzo col trapano agisce sul fondo della sede dell’iniettore. Dopo aver trattenuto il fiato per tutta l’operazione, incrociamo le dita e giriamo la chiave. “E’ partitoooo!”. Il motore riparte e non perde più. Mancano 60 miglia al punto in cui le Pilot chart indicano che c’è vento su base statistica. Mancano ancora 560Miglia a Socotra e 1700 a Gibuti.

Caldo pazzesco nemmeno il movimento della barca crea un po di sollievo. Siamo in rotta per Nord.

Durante la notte qualche groppo porta un po’ di vento ma dura pochissimo. Passato il groppo passato il vento